MISSIONI SATELLITARI E ROBOTICHE ALL'INTERNO DEL NOSTRO SISTEMA SOLARE

Nel capitolo "l'uomo fuori dall'atmosfera terrestre", sono stati riepilogati i primi lanci di satelliti fuori dall'atmosfera terrestrele con cenni anche all'esplorazione della luna, fino ad arrivare anche alle missioni piu significative su altri pianeti del nostro sistema solare. In questa pagina verranno invece riepilogate cronologicamente, tutte le missioni eseguite negli anni dalle agenzie spaziali inserite nel link it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_sonde_spaziali  con approfondimenti su quelle che hanno portato un significativo contributo alle nuove scoperte.  

Pioneer 10.

Lancio: 3 marzo 1972 - NASA

Pioneer 10. Lancio: 3 marzo 1972. Fu la prima a varcare la cintura degli asteroidi e la prima a completare una missione verso Giove: ci arrivò alla fine del 1973, passando a 132 mila km dalle sue nubi sommitali, per poi trasmettere immagini sgranate ma ravvicinate delle quattro lune principali del gigante, Io, Europa, Callisto e Ganimede. Non è più in contatto con la Terra dal 23 gennaio 2003, per la perdita di potenza della sua radio trasmittente: si pensa che la sonda si trovi oggi a circa 16 miliardi di km da noi. Continuerà a navigare silenziosa nello Spazio interstellare, in direzione della stella Aldebaran, nella costellazione del Toro, che non raggiungerà prima di 2 milioni di anni (sempre che non arresti nel frattempo la sua corsa)

Pioneer 11.

Lancio: 6 aprile 1973 - NASA

targa apposta sulla sonda Pioneer 11

La sonda gemella della Pioneer 10 (qui prima del lancio) raggiunse Giove per seconda, circa un anno dopo la compare, e fu la prima ad avventurarsi verso Saturno e i suoi anelli. Il 1 settembre 1979 arrivò a 21 mila km dalla sua superficie, dopo aver fotografato Titano e aver quasi rischiato una collisione con una piccola luna di Saturno. Come la nave-sorella, portava a bordo una placca con un messaggio in codice indirizzato agli alieni: mostra un disegno schematico dell'uomo e della donna, dettagli sulla costruzione della sonda e sulla posizione della Terra nella Via Lattea

Voyager 2.

Lancio: 20 agosto 1977. NASA

targa apposta sulla sonda Voyager 1 e 2

La sonda spaziale Voyager 2 è stata una delle prime esploratrici del sistema solare esterno, ed è ancora in attività. Fu lanciata il 20 agosto 1977 dalla NASA da Cape Canaveral, a bordo di un razzo Titan III, poco prima della sua sonda sorella, la Voyager 1, in un'orbita che l'avrebbe portata più tardi a visitare i pianeti. Le due sonde appartengono allo stesso programma Voyager e sono identiche.

L'orbita in cui fu immessa la sonda la portò a sfiorare i due pianeti giganti, Giove e Saturno. Durante il viaggio, i tecnici si resero conto che potevano sfruttare un allineamento planetario piuttosto raro per far proseguire la sonda verso Urano e Nettuno. Dalla Voyager 2 vengono la maggior parte delle informazioni che abbiamo su questi due pianeti.

Da allora la sonda prosegue indisturbata verso l'esterno del sistema solare

Voyager 1.

Lancio: 5 settembre 1977. NASA

La sonda spaziale Voyager 1 è una delle prime esploratrici del sistema solare esterno, tuttora in attività benché abbia raggiunto l'eliopausa. Il lancio è avvenuto nell'ambito del Programma Voyager della NASA il 5 settembre 1977 da Cape Canaveral a bordo di un razzo Titan IIIE, pochi giorni dopo la sua sonda gemella Voyager 2, in un'orbita che le avrebbe permesso di raggiungere Giove per prima.

L'obiettivo principale della missione era il sorvolo dei due pianeti giganti Giove e Saturno, e in particolare del satellite Titano, per studiarne i campi magnetici, gli anelli e fotografarne i rispettivi satelliti.

Dopo il sorvolo di Saturno nel 1980 la missione della sonda è stata estesa proseguendo così a raccogliere dati sulle regioni esterne del sistema solare.

Nell'Agosto del 2012 la Voyager 1 ha oltrepassato l'eliopausa diventando il primo oggetto costruito dall'uomo ad uscire nello spazio interstellare.

Al 1º luglio 2017 la sonda sta operando e comunicando dati da 39 anni e 10 mesi e si trova alla distanza di 139 UA (2,08 × 1010 km) dal Sole, facendone l'oggetto artificiale più lontano dalla Terra.

La sonda è previsto continuerà ad operare fino al 2025 quando gli RTG smetteranno di fornire energia elettrica.

5 Dicembre 2017

Riaccesi i propulsori della Voyager 1 dopo 37 anni! Gli ingegneri della Nasa sono riusciti a far funzionare i dispositivi per la prima volta dal 1980. Dopo quasi 40 anni che non venivano usati e da una distanza di 21 miliardi di km. Attualmente (anno 2017) La sonda Voyager 1 ha oltrepassato ufficialmente la frontiera dello spazio interstellare.

Vds breve video:


Galileo

Lancio: 18 ottobre 1989. NASA

Galileo è stata una sonda inviata dalla NASA per studiare il pianeta Giove e i suoi satelliti. È stata dedicata all'astronomo e al pioniere del rinascimento Galileo Galilei e venne lanciata il 18 ottobre 1989 dallo Space Shuttle Atlantis nella missione STS-34. Giunse su Giove il 7 dicembre 1995 dopo un viaggio di 6 anni, attraverso l'ausilio gravitazionale di Venere e della Terra.

Galileo effettuò il primo sorvolo di un asteroide, scoprì il primo satellite di un asteroide, fu la prima sonda ad orbitare attorno a Giove e a lanciare la prima sonda nella sua atmosfera.

Il 21 settembre 2003, dopo aver trascorso 14 anni nello spazio e 8 anni di servizio nel sistema gioviano, la missione venne terminata inviando l'orbiter nell'atmosfera di Giove ad una velocità di circa 50 km/s per evitare ogni possibilità di contaminare i satelliti con dei batteri provenienti dalla Terra.

I principali risultati scientifici:

  • La sonda effettuò la prima osservazione di nubi di ammoniaca nell'atmosfera del pianeta.
  • Fu confermata una estesa attività vulcanica su Io, circa 100 volte maggiore a quella presente sulla Terra. Il calore e la frequenza delle eruzioni ricordano quelle che forse erano presenti sulla Terra primordiale.
  • Sono presenti complesse interazioni del plasma nell'atmosfera di Io che creano immense correnti elettriche
  • La sonda fornì diverse prove a sostegno della tesi della presenza di oceani liquidi sotto la superficie ghiacciata di Europa
  • Su Ganimede venne rilevato un campo magnetico, il primo satellite a possederne uno.
  • Vennero fornite le prove che Europa, Ganimede e Callisto possiedono un sottile strato di atmosfera.
  • Il sistema di anelli di Giove si formò dalla polvere sollevata dallo scontro di un meteorite con uno dei satelliti interni. L'anello più esterno è composto in realtà da due anelli, uno situato dentro l'altro.
  • È stata identificata la struttura globale e la dinamica della magnetosfera del gigante gassoso


Ulysses.

Lancio: 6 ottobre 1990. NASA - ESA

Ulysses è stata una sonda spaziale robotica sviluppata in collaborazione dall'Agenzia Spaziale Europea e dalla NASA per lo studio del Sole e della eliosfera da un'orbita ad elevata inclinazione rispetto al piano dell'eclittica. Ulysses ha permesso di osservare per la prima volta i poli solari. Originariamente indicata come International Solar Polar Mission, fu rinominata come l'eroe greco Ulisse che si avventurò per mare verso rotte inesplorate.

La sonda fu lanciata nell'ottobre del 1990 dallo Space Shuttle Discovery (missione STS-41). Dotata di strumenti che avrebbero analizzato i campi, le particelle e le polveri nello spazio interplanetario, era alimentata da un generatore termoelettrico a radioisotopi (RTG). Dopo aver sfruttato Giove per abbandonare il piano dell'eclittica attraverso una manovra di fionda gravitazionale nel 1992, la sonda ha eseguito tre passaggi sui poli solari, nel 1994-95, nel 2000-01 e nel 2007-08. È stata infine disattivata il 30 giugno 2009, quando la potenza erogata dal generatore termoelettrico ha raggiunto un livello troppo basso per garantire un ritorno scientifico tale da giustificare il mantenimento in esercizio di Ulysses.[2] Con una vita operativa di 18 anni e 266 giorni, ha battuto il precedente record di funzionamento di una missione ESA appartenuto all'International Ultraviolet Explorer.

La particolare orbita percorsa ha permesso numerose scoperte, tra le quali la ricezione di un segnale radio quasi periodico proveniente dal polo sud di Giove; l'attraversamento fortuito delle code di ben tre comete, tra le quali le famose Hyakutake e McNaught; l'individuazione di alcune sorgenti di lampi gamma, come parte dell'InterPlanetary Network.

  • Mars Global Surveyor 
  • lancio: novembre 1996

Lanciata il 7 novembre 1996 in Florida, raggiunse l'orbita di Marte l'11 settembre 1997  dopo aver percorso 750 milioni di km. La sonda spaziale sviluppata negli USA dal Jet Propulsion Laboratory e concepita per la mappatura dell'intero pianeta MARTE, dalla ionosfera all'atmosfera, fino alla superficie. La sonda ha operato come ripetitore per gli orbiter successivi durante la fase di aerobraking, ed ha aiutato le missioni con rover e lander su Marte identificando i potenziali siti di atterraggio e fungendo da ripetitore.  Completò la sua missione primaria nel gennaio 2001, poi estesa fino al mese di novembre 2006, quando entrò in modalità sicurezza e i tentativi di ricontattare la sonda e risolvere il problema fallirono. Fondamentali furono gli obbiettivi raggiunti dalla sonda considerata un po l'apri pista delle successive missioni.  I sofisticati strumenti di bordo riuscirono a mappare le caratteristiche della superficie e i processi geologici su Marte; determinare la composizione, la distribuzione e le proprietà fisiche dei minerali, le rocce e il ghiaccio superficiale; determinare la topografia globale, la forma del pianeta e il campo gravitazionale; stabilire la natura del campo magnetico; monitorare la meteorologia e la struttura termica atmosferiche; studiare le interazioni tra la superficie di Marte e l'atmosfera , l'espansione e contrazione delle calotte polari, il bilancio dell'energia polare e la polvere e le nuvole nel ciclo stagionale. 

La sua orbita ellittica intorno al pianeta rosso, gli permise di arrivare a un altitudine minima di 110 km dal suolo marziano quasi a contatto di quell' atmosfera, ottimizzando cosi tutte le rilevazioni eseguite dai potenti strumenti di bordo e permettere di fotografare dettagliatamente il suolo marziano regalandoci immagini come queste che mostra una regione di circa 1500 metri ove sono visibili i burroni e le asperità della Newton Basin nella Sirenum Terra.

Mars Pathfinder

lancio del 4 dicembre 1996

Fu la prima missione ad aver trasportato un rover, Sojourner, sul pianeta rosso dopo un viaggio di sette mesi. 


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